Desideriamo cambiare l’opinione delle persone nei confronti degli apparecchi acustici: “ciò che manca è l’Informazione”.
Che cosa ne pensiamo noi di Udito Più, dei problemi di sordità?
È triste dover ammettere la quasi totale assenza di informazioni al riguardo. Quando si parla di sordità si allude immediatamente all’anziano etichettato come sordo e deriso perché capisce una cosa per un’altra.
In realtà, c’è poco da scherzare poiché ai tempi di oggi le difficoltà uditive non si possono più attribuire esclusivamente alla terza età, il problema dilaga anche tra i giovanissimi. Il bombardamento acustico a cui siamo sottoposti involontariamente nella società in cui viviamo (sordità con evoluzione progressiva), o quello a cui malvolentieri sono costretti alcuni lavoratori ad esporsi per questioni di professione (sordità professionali) o quello al quale molti ragazzi si sottopongono volontariamente nelle discoteche o con le cuffiette nell’orecchio (sordità traumatiche).
Riteniamo fondamentale fare Prevenzione uditiva.
Siamo così abituati a ricorrere immediatamente agli occhiali non appena riscontriamo la carenza di qualche diottria, senza mai pensare minimamente che si tratta di ausili protesici; forse il fatto che facciano look minimizza quest’aspetto. Per l’udito non è così, infatti il cosiddetto apparecchio acustico o ausilio audio protesico viene visto come oggetto invalidante o segno di vecchiaia e vi si ricorre, per cattiva informazione, quando è troppo tardi.
Anche per l’udito, come per la vista, esiste una soglia al di sotto della quale non si dovrebbe scendere per non incorrere in mancanza di stimolazione acustica o deprivazione acustica a livello cerebrale. La prevenzione di cui parliamo consiste fondamentalmente nel sottoporsi annualmente a controlli audiometrici anche in giovane età e ricorrere ad ausili audio protesici già da livelli prossimi o inferiori a 35 dB.
Si crea una fitta rete neurale all’interno del nostro cervello che sarà in continua evoluzione e modificazione per tutto il resto della nostra vita. Ha mai sentito parlare di RAM dinamica? Si tratta di una memoria elettronica in grado di archiviare un enorme quantità di informazioni. Per poter mantenere a lungo termine tutti i dati in essa memorizzati ha bisogno di essere rinfrescata elettricamente di frequente.
Questa operazione si chiama REFRESH in gergo elettronico. È una semplice analogia per paragonarla al nostro cervello che se pur dotato di qualità miracolose, se non riceve continue stimolazioni, tutta quella fitta rete neurale che era stata accuratamente creata verrebbe impigrita e resa inattiva. Questo accade quando la capacità uditiva scende sotto 30-35 dB e man mano che questo accade, la stimolazione che arriva a livello cerebrale è sempre più insufficiente a mantenere attiva e funzionale ed efficiente quella rete neurale che ben funzionava, prima. Questo fenomeno di deprivazione acustica si può impedire attraverso l’applicazione di apparecchi acustici che ripristinando la stimolazione uditiva a livello cerebrale, manterrebbe attiva la rete neurale e ne rallenterebbe anche il decadimento fisiologico.
Per quanto riguarda l’estetica sono stati fatti moltissimi passi avanti, infatti le nuove tecnologie Rite con l’altoparlante dentro l’orecchio ed un piccolissimo filo elettrico esterno che si confonde con i capelli rappresentano un ottimo compromesso. Un’altra soluzione eccezionale che però non è adatta per tutte le sordità è quella di un apparecchio che si nasconde totalmente dentro l’orecchio senza parti visibili esterne, ma è idoneo solo per condotti uditivi non ceruminosi e non troppo stretti, e per perdite medio lievi.
Ma a prescindere dall’estetica che comunque costa, riteniamo che sia molto più visibile il fatto di non capire le parole e fare figuracce. Siamo del parere che sia più importante essere tempestivi nell’applicazione e se anche non si fosse nella condizione economica di potersi permettere qualcosa di superlativo da un punto di vista tecnologico, è meglio ricorrere ad un apparecchio acustico economico e visibile piuttosto che niente, perché così facendo manterremo la stimolazione acustica ed eviteremo di compromettere fortemente l’udito. Una cosa teniamo a dire: ci siamo fatti carico di attivare una campagna di Solidarietà su Roma, Terracina e Roma Sud, a favore delle classi meno abbienti e con redditi molto bassi per acquistare apparecchi acustici a prezzo sociale. Questo quando la persona non rientri nei parametri di riconoscimento del contributo economico del S.S.N. per invalidità civile per sordità.